roma 2 san giovanni assalto blindato 6 1.jpeg6 0ttobre 2011 - «Maledetti! Guardate là il collega ferito, è la fine del mondo, guardate quanti incappucciati circondano il blindato dei carabinieri. Altro che pochi violenti isolati, diamine. È un’altra Genova, questa. E noi stiamo qui a fare le belle statuine mentre in testa ci piove di tutto. Fermi, dietro ai blindati, carne da macello mentre quelli (indica il furgone dell’Arma circondato dai black bloc, ndr) al posto di guida vedono la morte in faccia e magari pensano a quello là, come si chiamava, a quello che ha sparato a Giuliani a Genova. Una follia, cazzo. Una follia. Questa maledetta politica buonista è una follia. Perché la parola d’ordine sapete qual è? La volete sapere? Abbozzare. Attendere. Ripiegare. Non rispondere. Dobbiamo ab-boz-za-re sempre e comunque! Dal G8 di Genova l’ordine è sempre quello, altrimenti ci danno della polizia cilena e fascista.

Obbligati a nasconderci dietro i mezzi, stare fermi come birilli anziché rispondere come siamo addestrati a fare. Guardate che scempio. Guardate gli occhi dei colleghi sotto ai caschi: vorrebbero correre e affrontare quegli scalmanati e invece no, zitti e buoni. Quelli forse arrostiscono là dentro e lo Stato al massimo concede ai blindati i caroselli con sirena, qualche lacrimogeno, idranti obsoleti, rare reazioni di alleggerimento. La solita strategia difensiva a oltranza. Abbozzare perché sennò ci scappa il morto, ma quale morto? Perché se muore una divisa, chissenefrega. Se muore uno che ti sta lanciando in faccia un estintore, diventa un caso internazionale con quei politicanti che parlano sempre di pochi facinorosi. Non ce la facciamo più: abbozziamo allo stadio, per la Tav, in strada coi black bloc.»

Queste le parole di alcuni agenti nel corso dei disordini di ieri a Roma, riportate dal quotidiano Il Giornale.
Può uno Stato democratico, e sottolineo democratico, continuare a mandare in piazza, al macello, dei suoi servitori? Tutto perché non si ha il coraggio di usare la forza quando è necessario. Sarebbe opportuno, poi, che la sinistra si liberasse da quel modo di pensare che si porta dietro da decenni (da sempre) che vede nelle forze dell'ordine il braccio armato dello Stato ed un nemico del popolo
Tante anime belle si scandalizzeranno, ma cosa ci sarebbe stato di strano se i due Carabinieri che hanno rischiato di finire arrostiti nel loro blindato dato alle fiamme da un gruppo di criminali, si fossero difesi sparando? Esercitando così il loro diritto alla legittima difesa (art. 52 C.P.) e facendo un uso legittimo delle armi (art. 53 C.P.).
Purtroppo, e di questo non vogliamo prendere atto, siamo arrivati ad un preoccupante disarmo psicologico delle forze dell’ordine che dovrebbe preoccupare prima di tutto i cittadini onesti.
http://www.ilgiornale.it/interni/sindrome_g8_lordine_agenti_non_dovete_reagire/16-10-2011/articolo-id=551896-page=0-comments=1?utm_source=Facebook&;utm_medium=Link&utm_content=La+sindrome+da+G8+L%E2%80%99ordine+agli+agenti%3A+non+dovete+reagire+-+Interni+-+ilGiornale.it&utm_campaign=Facebook+Page

Informazioni personali

Elio

Docente emerito di Lingua e Letteratura Inglese. Giornalista iscritto all'Albo Professionale.

Ha collaborato con i quotidiani Avvenire, La Nazione, L’Osservatore Romano; col settimanale Toscana Oggi e con la Radio Vaticana.

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Docente di Lingua Inglese. Giornalista iscritto all'Albo Professionale. Autore di opere di carattere storico. Ha collaborato con i quotidiani Avvenire, La Nazione, L’Osservatore Romano; col settimanale Toscana Oggi e con la Radio Vaticana.